- The Darkness (Starbreeze Studios/Take 2 Interactive, 2007) rappresenta un ambizioso esperimento transmediale: nasce sotto forma di fumetto (scritto da Paul Jenkins e pubblicato da Top Cow Productions) per poi venire successivamente adattato in un videogame che "rimedia" esplicitamente alcuni elementi del linguaggio cinematografico.
Questo tentativo di conciliare due media profondamente differenti e' evidente gia' dalla sequenza iniziale che sviluppa un'interessante dialettica tra spettatorialita' ed interazione. Una voce narrante - quella del protagonista - fa pendant con uno schermo nero pece da cui 'emergono' due mani. L'immagine e' sfuocata, come se ci fossimo appena svegliati da un sogno, o, piu' probabilmente, da un incubo. La camera arretra per mostrare la situazione con piena messa a fuoco: ci troviamo sul sedile posteriore di un'automobile decappottabile guidata da due gangster italo-americani che gesticolano animatamente. I titoli di testa compaiono in sovraimpressione e procedono anche dopo la conclusione del "filmato".
Nella prima parte della sequenza, la nostra possibilita' di intervento e' limitato alla direzione della macchina da presa virtuale, che possiamo muovere in varie direzioni (ma non a trecentosessanta gradi). Che il guidatore sia completamente folle lo arguiamo non tanto dai due specchietti retrovisori rotti, ma dalla sua tendenza a urtare i veicoli che hanno la sfortuna di rallentare la nostra corsa. L'intensa sessione di autoscontro - o meglio, la corsa sulle montagne russe (dato che non possiamo modificare la direzione ne' la velocita' di marcia - siamo on rail, su un binario) - diventa ancora piu' adrenalinico quando la polizia decide che ne ha avuto abbastanza delle nostre scorribande: nel corso del breve filmato interattivo, veniamo inseguiti da ben tre auto della polizia, ma in un modo o nell'altro, riusciamo a liberarci degli inseguitori, provocando una serie di spettacolari incidenti.
Durante gli scontri a fuoco, uno dei due criminali perde letteralmente la testa, spappolata da un camion in corsa. C'e' spazio anche per un breve momento di tiro al bersaglio: armati di fucile a canne mozza, scalciamo fuori dal veicolo il criminale decapitato e tentiamo di abbattere i finti operai che stanno lavorando nel tunnel. Quando i proiettili non centrano il bersaglio, lo spericolato guidatore li investe senza troppi complimenti. La corsa non poteva che concludersi con un devastante incidente - la fine del filmato "interattivo" coincide con l'inizio dell'interazione vera e propria (con i titoli di testa che continuano a scorrere sullo schermo, con una strategia retorica che ricorda, tra i tanti esempi, Il Fuggitivo, 1993).
La sequenza iniziale proietta efficacemente il giocatore all'interno di uno spazio urbano caotico, truce e insidioso - in pochi minuti ci ritroviamo in un mondo finzionale terribilmente coinvolgente. Il richiamo al cinema di Quentin Tarantino - si pensi alle prime scene di Reservoir Dogs (Le Iene- cani da rapina) - e' evidente sia nella "messa in scena" che nei dialoghi. The Darkness si spinge ancora piu' in la', arrivando ad incorporare letteralmente il cinema, come ha messo in luce Matteo Bordone su Rolling Stone.
L'opening sequence si apre con un paio di mani in primo piano - un richiamo alla natura interattiva e digitale (termine che deriva dal latino digit, numero ma anche dito) del videogame. Analogamente, la sezione propriamente ludica, nella quale il giocatore assume il pieno controllo della situazione, mostra una mano in primo piano. E' quella del protagonista, Jackie Estacado. Il videogiocare e' un'attivita' tattile, aptica e ottica insieme. L'occhio, il dito.
La sequenza di apertura: Download TheDarkness.mp4 (Quicktime, 22 MB)
The Darkness (Xbox 360, PS3), sito ufficiale
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